

Enzo Avitabile, 'la musica per la pace, la guerra ci fa animali'
Eventi per i 70 anni: il 29 giugno concerto a Napoli con ospiti
Di fronte all'escalation di guerre nel mondo non bisogna rimanere inermi: "Dobbiamo scendere in piazza per affermare la pace non solo in senso fisico ma anche in tutte le altre dimensioni, a partire dal nostro animo, perché la guerra ci fa animali" dice all'ANSA il cantautore napoletano Enzo Avitabile, 70 anni. "E la musica può aiutare a costruire un linguaggio di amore, per ampliare quel 'suono di comunità', dal condominio al mondo, al quale lavoro da sempre e che è la mia aspirazione" aggiunge, annunciando che il concerto gratuito di domenica 29 giugno in Piazza Mercato a Napoli avrà le caratteristiche della 'contaminazione' e della 'condivisione', come è nel suo stile. Canterà riproponendo i suoi brani, da 'Soul Express', a 'Salvamm 'o munno', da 'Canta Palestina' a 'Tutt'egual song' 'e criature', da 'Mane e Mane' fino al recente singolo 'A Uerr'' e a 'Perdonaci la pace' brano/poesia scritto con l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, e si esibirà, oltre che in italiano e napoletano, in esperanto, in swahili, in griko. Le 'lingue' e i' dialetti' come collante di un pensiero inclusivo, di amore e pace. Con lui sul palco Daby Touré, cantante e musicista originario della Mauritania (già al fianco di Peter Gabriel) e un famoso artista italiano ("non posso fare il suo nome"), oltre a qualche 'improvvisata' di altri ospiti. "Ho sempre raccontato le sofferenze degli ultimi e le disuguaglianze del mondo. Non c'è stato un solo momento in cui mi sono fermato su questa linea", continua, spiegando che il suo sarà un concerto 'politico', di chi ha sempre preso posizione senza mai voltarsi dall'altra parte. "E chiedo a tutti di prendere posizione - spiega Avitabile -: bisogna esporsi contro i 'padroni' della guerra. Serve anche l'impegno sociale". Sul palco dialogherà: "La mia musica diventerà quella degli altri artisti e la loro la mia per tentare di creare quel 'suono di comunità' che mi ispira". E così anche l'interpretazione di brani consolidati, come 'Soul Express', diventerà occasione di reinvenzione e rivisitazione. Ma veramente pensa che la musica possa salvare il mondo? "Non lo so, ma so che può tentare di farlo. E la cultura di Napoli, che ha mille sfaccettature, deve dare il suo contributo per la pace e sostenerla".
W.Murphy--NG