

La scienza cerca regole sulla vita nata in laboratorio
Esperti di tutto il mondo a confronto in Uk su limiti e vantaggi
"Uno strumento davvero potente per progettare tutto quello che vogliamo far fare alla biologia": così veniva presentata la prima cellula sintetica ottenuta 15 anni fa e da allora i passi verso la vita nata in laboratorio hanno avvicinato sempre di più questo obiettivo, ma per chi lavora in questo campo è arrivato anche il momento di riflettere e darsi delle regole. L'appuntamento è per domani in Gran Bretagna, nell'incontro ospitato dall'Istituto di Biotecnologie dell'Università di Manchester. Arrivano dai maggiori centri di ricerca di tutto il mondo, i ricercatori che si confronteranno su vantaggi e rischi dellle tecnologie per realizzare forme di vita che non esistono in natura, ma che potrebbero avere ricadute importanti sulla società, come batteri capaci di liberare acqua e suolo da sostanze tossiche, e su come la ricerca sulla vita sintetica sta dialogando con intelligenza artificiale e robotica. 'Ingegneria e salvaguardia della vita sintetica' è il tema dell'incontro, in programma fino al 18 settembre e nel quale esperti di biologia sintetica si confronteranno con bioeticisti, esperti di sicurezza e di diplomazia scientifica. Quattro le sessioni previste, dedicate alle nuove tenologie per ottenere cellule completamente sintetiche e dal Dna ridotto al minimo indispensabile alla sopravvivenza, alle possibili applicazioni e sviluppi a lungo termine, ai requisiti per un'innovazione responsabile, ai possibili cambiamenti che potranno arrivare dal dialogo fra vita sintetica, intelligenza artificiale e robotica. Uno dei temi centrali è la cosiddetta 'vita-specchio', ossia la possibilità di ottenere molecole con un orientamento opposto rispetto a quello che hanno nella loro versione esistente in natura (un esempio è la specularità fra la mano destra e la sinistra). Questo le rende meno riconoscibli al sistema immunitario e quindi più efficaci se utilizzate come farmaci, ma nello stesso tempo potrebbero nascondere rischi per la salute e l'ambiente che sono ancora sconosciuti.
W.P.Walsh--NG