

Calcio: Calcagno 'Giocando troppe partite spettacolo ne risente'
N.1 Aic: "Più di 60 partite l'anno portano stress e infortuni"
"Se qualcuno fino ad oggi aveva detto dubbi sul fatto che sport e calcio ad alto livello fanno bene, questo dubbio ce lo siamo tolti. Dobbiamo saper distinguere, però, cosa significhi fare bene. Tutto ciò che riguarda l'infortunistica e i top player continua a preoccuparci molto. Calciatori che giocano più di 60 partite all'anno sono sottoposti a stress fisico che li porta ad avere più infortuni e conseguenze maggiori sulla qualità di vita nel post carriera. Giocando così tanto il nostro spettacolo forse sta perdendo qualcosa". Sono queste le parole di Umberto Calcagno, presidente dell'Aic, durante il convegno "Il calcio fa bene?" organizzato allo stadio Olimpico di Roma. "Mi sento di dire che, al di là di ciò che abbiamo fatto in carriera, le buone abitudini che una carriera sportiva di alto livello lascia ci dicono qualcosa di più che richiama il ruolo istruttivo del nostro mondo. Far sport ai nostri figli, cercare di promuovere sport non soltanto ad alto livello è qualcosa che può generare non solo benefici sul campo ma certamente può dare alle nostre nuove generazioni abitudini che possono essere conservate negli stili di vita", conclude Calcagno.
A.Kenneally--NG