Nottingham Guardian - L'Iss in prima linea in Ue per il contrasto alla legionella

L'Iss in prima linea in Ue per il contrasto alla legionella
L'Iss in prima linea in Ue per il contrasto alla legionella

L'Iss in prima linea in Ue per il contrasto alla legionella

Via al progetto europeo per rafforzare e coordinare i laboratori

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Rafforzare la sorveglianza e la capacità diagnostica dei laboratori europei nella lotta alla legionellosi per far fronte a quella che è una delle principali infezioni respiratorie trasmissibili a livello comunitario, con l'Organizzazione mondiale della sanità che l'ha individuata tra quelle che causa il maggiore onere sanitario nell'Unione europea. È questo l'obiettivo del progetto europeo Eurl-Ph-Legi, (European reference laboratory for Legionella diagnostic and laboratory surveillance), finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma EU4Health e coordinato dalla European Health and Digital Executive Agency (Hadea), che vede l'Istituto superiore di sanità tra i partner e come coordinatore del gruppo che dovrà armonizzare i metodi di rilevamento e caratterizzazione del batterio. Nello specifico, il Laboratorio nazionale di riferimento per le legionelle partecipa come leader nei seguenti progetti: studio sui metodi Pcr (tecnica utilizzata per rilevare e quantificare il Dna di legionella in campioni di acqua o altri fluidi) attraverso la valutazione delle performance dei kit Pcr commerciali; organizzazione di riunioni della rete di laboratori; consulenza e supporto tecnico all'European Legionnaires' disease Surveillance Network; supporto all'Ecdc (European centre for disease prevention and control) in caso di epidemie. Inoltre, sono stati avviati: una survey rivolta ai laboratori europei per mappare i bisogni formativi e operativi in tema di diagnosi e sorveglianza; la stesura di un handbook tecnico; un pilot study di correlazione genomica tra ceppi di legionella; l'organizzazione della prima missione tecnica in Lituania, volta a raccogliere sul campo le necessità dei laboratori locali e promuovere il dialogo scientifico.

A.Kenneally--NG