Nottingham Guardian - Più turisti nei siti Unesco, il 10 verdetto su cucina italiana

Più turisti nei siti Unesco, il 10 verdetto su cucina italiana
Più turisti nei siti Unesco, il 10 verdetto su cucina italiana

Più turisti nei siti Unesco, il 10 verdetto su cucina italiana

Presenze +14,8% su +2,5% senza marchio. Boom Pantelleria

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Più turismo e presenze ma anche più lavoro. I siti e le tradizioni che ottengono il riconoscimento Unesco mostrano un impatto economico più positivo rispetto a chi invece il marchio non ce l'ha. Il 10 dicembre tocca alla cucina italiana attendere il verdetto nella sessione finale che si apre l'8 a Nuova Delhi, dopo che un mese fa il dossier tecnico ha avuto il via libera. Sono 60 i dossier in valutazione provenienti da 56 Paesi, tra cui quello italiano che per la prima volta promuove un intero movimento gastronomico e non una singola tradizione o ricetta culinaria. Se si guardano i dati di arrivi e presenze nel periodo 2023-2024, emerge una riduzione del 3,26% nei siti culturali non Unesco contro un aumento del 7,39% degli arrivi in quelli Unesco; così, mentre le presenze aumentano del 2,5% in media nei siti privi di riconoscimento, nei siti Unesco l'aumento è del 14,87% (2024 su 2023). Questi i primi risultati dello studio interdisciplinare su 'Impatto economico dei riconoscimenti Unesco' avviato nel 2023 dalla Cattedra Unesco dell'Università Unitelma Sapienza di Roma, di cui è direttore Pier Luigi Petrillo, professore di Cultural heritage and food alla Luiss Guido Carli: "Analizzando dati connessi al turismo, alle produzioni locali, alla forza lavoro globale", spiega Petrillo, che è anche il curatore del dossier della cucina italiana "emerge come i luoghi e le tradizioni agroalimentari che hanno un riconoscimento Unesco siano più attrattivi e più produttivi rispetto a luoghi simili privi del riconoscimento", dice all'ANSA. Dalla ricerca emerge inoltre che nel 2021, primo periodo post-Covid, gli arrivi nei siti Unesco sono stati +53,59% rispetto al 2020; nel 2022 l'aumento è stato del 67,83%. Nei siti non Unesco ma di pari valore culturale l'aumento è stato del 41,24 il primo anno e del 50,65% nel secondo anno, con uno scarto a favore dei siti Unesco di oltre 17 punti percentuali. Per le presenze, lo scarto tra i siti non Unesco e quelli Unesco aumenta a 24 punti percentuali il primo anno post-Covid (a favore dei siti Unesco) e a 17 punti il secondo anno. Tra i casi quelli di Pantelleria, +9,7% turismo l'anno, +75% turismo fuori stagione e +500% aumento forza lavoro agriturismo in dieci anni; dei Pizzaiuoli Napoletani con +283% corsi professionali e +420% scuole accreditate dei pizzaiuoli (tutte all'estero); del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene +45,4 strutture turistiche (contro una media del 3% in siti simili) e +35,4 posti letto (contro 8,2% in siti simili).

X.Fitzpatrick--NG