Nottingham Guardian - Strega, Petrocchi 'ho mandato i libri a Giuli e ha ringraziato'

Strega, Petrocchi 'ho mandato i libri a Giuli e ha ringraziato'
Strega, Petrocchi 'ho mandato i libri a Giuli e ha ringraziato'

Strega, Petrocchi 'ho mandato i libri a Giuli e ha ringraziato'

Maraini: "Era bello che venisse il ministro"

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(di Mauretta Capuano) "Stasera ci occupiamo della 79/a edizione del Premio Strega e dei libri in gara. Domani penseremo all'ottantesima edizione. Oggi abbiamo mandato i libri dei finalisti al ministro Giuli e da Berlino ha ringraziato tramite il suo ufficio". Il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi, poco prima dell'inizio della cerimonia di premiazione del Premio Strega 2025, nella cena di gala al Giardino delle Tartarughe, a Roma, smorza le polemiche con il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, scoppiate alla vigilia della premiazione. Assente alla serata di premiazione, il ministro aveva sottolineato di non aver ricevuto i libri e aveva ironizzato dicendo che da Amico della Domenica era diventato "nemico della Domenica". Sul possibile trasferimento della serata finale del Premio Strega a Cinecittà nel 2026, Petrocchi non vuole soffermarsi, ma dice: "Nel 2022 abbiamo fatto il Premio Strega Giovani a Cinecittà proprio perché ci piace portare il premio nelle periferie. La concessione su richiesta del luogo in cui si svolge il premio - spiega - si rinnova di anno in anno. Dal 1953 al 1962 lo Strega si è svolto al Ninfeo, dal 1963 nel Giardino centrale del Museo etrusco di Villa Giulia a Roma, fatta eccezione per la 70/a edizione all'Auditorium Parco della Musica". Stefano Mauri, presidente e Ad del Gruppo Mauri Spagnol, seduto al tavolo con Nadia Terranova, ha l'impressione che "ci siano troppi incidenti diplomatici tra questo governo e il mondo della cultura. Dovrebbero capirsi meglio, la Costituzione è una traccia" dice. "No comment" da parte di Enrico Selva Coddè, amministratore delegato e vicepresidente di Mondadori Libri. Elisabetta Rasy, al tavolo Rizzoli con Dacia Maraini, dice che "lo Strega senza polemiche non è più il Premio Strega. Come il Ninfeo anche Cinecittà è un posto bellissimo. Perché farsi concorrenza, si potrebbe fare un po' e un po'". Mentre Maraini è convinta che "si cambia solo per una ragione fondamentale, un incendio o altre cose importanti. Il Ninfeo ha una tradizione importantissima, non va cambiata. Qui c'è una grande comunità letteraria. Era bello che venisse il ministro. Quello su cui non sono d'accordo sono i tagli al cinema". Massimo Turchetta, editore e direttore generale Rizzoli, seduto accanto alla scrittrice, ricorda "che ogni soldo speso in cultura torna raddoppiato e sarebbe bello non tagliare, ma aggiungere". Al tavolo Feltrinelli preferiscono non commentare.

Y.Byrne--NG