Nottingham Guardian - Studente della Columbia in carcere abbraccia il figlio neonato

Studente della Columbia in carcere abbraccia il figlio neonato
Studente della Columbia in carcere abbraccia il figlio neonato

Studente della Columbia in carcere abbraccia il figlio neonato

Giudice nega a Khalil, detenuto da marzo, stop alla deportazione

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Mahmoud Khalil, lo studente di origine palestinese della Columbia University arrestato in marzo a Manhattan pur avendo la carta verde e minacciato di deportazione, ha potuto tenere per la prima volta in braccio il figlio nato un mese fa mentre lui era detenuto in un carcere della Louisiana. Khalil è finito nelle maglie dell'amministrazione Trump per aver contribuito a negoziare la scorsa primavera con la Columbia come porre fine alle proteste pro-Gaza sul campus. Ieri un giudice ha negato la richiesta dello studente di bloccare l'iter della deportazione. Khalil aveva argomentato che il rimpatrio forzato - è nato in Siria da genitori palestinesi ed è cittadino algerino - lo avrebbe messo a rischio di morte "dopo esser stato etichettato dall'amministrazione come un terrorista e un simpatizzante di terroristi, cose che non potrebbero essere più lontane dalla verità".

W.Prendergast--NG