Il fisco al centro della manovra, 9,7 miliardi di coperture, 7,9 di calo tasse
Prelievi soprattutto dalle banche, ma anche da mini-pacchi, carburanti, sigarette, affitti
Calo tasse ma anche molti balzelli: il fisco rimane al centro della manovra della legge di Bilancio. Ci sono le riduzioni dell'Irpef e la rottamazione, gli alleggerimenti per i rinnovi contrattuali per i redditi bassi e le detassazioni per i premi di produttività. Ma - a leggere il riepilogo degli effetti finanziari contenuto nella documentazione messa a disposizione oggi per i parlamentari della Camera che oggi avvia l'esame della manovra - a fronte di 7,9 miliardi di minori entrate previste dagli interventi, ci sono 9,6 miliardi di maggiori entrate. I nuovi prelievi fiscali - va detto - pesano comunque in gran parte sulle banche e le assicurazioni, in una sorta di riequilibrio tributario. Non mancano però i meccanismi di tassazione diretta che arrivano sulle tasche dei cittadini, come il prelievo di 2 euro sui piccoli pacchi extra-Ue, l'aumento delle accise dei carburanti e quelle dei tabacchi, la cedolare sugli affitti brevi che sale dalla seconda casa locata in poi.
F.Coineagan --NG